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È stato necessario amputare parte di una gamba anche per un terzo militare italiano dei cinque rimasti feriti ieri nell’attacco in Iraq. A quanto si apprende, si tratta del militare che aveva riportato diverse fratture e sui cui i medici avevano provato a intervenire fino a oggi proprio per evitare l’amputazione.
“Non ci sono particolari variazioni circa il bollettino medico già precedentemente riportato a meno di un militare su cui i sanitari sono dovuti intervenire su un arto inferiore”, riferisce in una nota lo Stato Maggiore della Difesa. “Sono stabili le condizioni dei 5 militari coinvolti dall’esplosione di un Ied ieri in Iraq. Per quattro di loro il quadro clinico rimane serio ma non sono in pericolo di vita”. “Il rientro in Patria dei militari sarà possibile non appena la condizioni sanitarie lo permetteranno”. Il capo di Stato maggiore, conclude la nota, “augurando a nome suo e di tutte le Forze Armate una pronta guarigione ai militari, continua a seguire l’evolversi della situazione tenendo informato il ministro della Difesa”.
L’attentato è stato rivendicato dall’Isis.